Estate
Tempo di riposo e non solo

Estate, tempo di vacanze e meritato riposo. È il periodo in cui lasciamo che le incombenze del lavoro e della routine quotidiana cedano il posto a un piacevole e rigenerante ozio, inteso nel suo significato più sano e costruttivo. Perché, se è vero che non esiste solo il lavoro nella nostra vita, tuttavia dobbiamo imparare a coltivare una sana cultura del riposo che rigeneri le nostre energie fisiche, senza dimenticare quelle della mente e dell'anima.

Così tra gite turistiche e passeggiate esplorative alla ricerca delle bellezze del luogo scelto per le nostre vacanze, potremo andare alla scoperta del folklore e delle tradizioni di quello o del talaltro territorio, riuscendo a cogliere ad esempio i tratti distintivi di cui spesso si veste la spiritualità di feste patronali legate al cuore pulsante della nostra terra.
Conoscere le radici storiche e culturali delle tante mete turistiche, dalle più note alle meno note, che appartengono al nostro patrimonio, può condurci alla scoperta di paesaggi incantati dove, alla curiosa ricerca di panorami mozzafiato sarà bello unire lo stupore di imbattersi in antiche chiese testimoni di storia e bellezza artistica. Veri e propri gioielli, più o meno facilmente raggiungibili, che nella loro unicità non solo appagheranno i nostri scopi turistici arricchendoci di nuova conoscenza, ma ci porteranno a guardare in alto, così come ci suggerisce Papa Francesco che definisce il riposo come «un ampliamento dello sguardo» Laudato sì (n. 237).

Uno sguardo forse spesso rapito dai cellulari che, talvolta, ci distraggono persino dalla gioia di ammirare la bellezza della natura che ci circonda. Senza voler sminuire l'importanza raggiunta da questi strumenti, ormai indispensabili nella vita sociale, professionale e relazionale, tra i vantaggi del loro utilizzo si fa largo una considerazione: durante le nostre vacanze, se vogliamo godere di un riposo totale, dovremo provare a dare un po' meno spazio alle chat, ai social e ad ogni genere di messaggistica tecnologica che ci accompagna e proietta in mondi virtuali, e preferire il piacere di immergersi in una buona lettura, e perché no, nel silenzio di un tempo di preghiera. «Mentre nei mesi estivi cercheremo un po’ di riposo da ciò che affatica il corpo, non dimentichiamo di trovare il ristoro vero nel Signore» (Angelus 9 luglio 2017). In questo modo ci verrà spontaneo e sarà bello pronunciare un grazie per le meraviglie che ammiriamo e di cui possiamo godere.
Maria Elisabetta Calabrese
