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L'Impatto della Formazione

Breve analisi dell'andamento del Corso "Affiancare con cura"
L'Impatto della Formazione

Nel corso dell'ultimo trimestre 2025, si sono svolti i primi incontri di cui si compone il programma del corso "Affiancare con cura" promosso dalla Fondazione Oikia in collaborazione con il Corso di Laurea dell'Università Campus Bio-Medico di Roma. 

Un percorso di formazione sul quale desideriamo tracciare una prima linea di andamento e d'impatto focalizzata sull'efficacia e sull'importanza del ruolo del caregiver chiamato a supporto di anziani fragili e affetti da demenza senile o Alzheimer.

Un sostegno necessario in un contesto molto complesso, se si pensa che in Italia, con oltre un milione di persone affette da demenza (di cui circa 650.000 da Alzheimer) *, l'onere dell'assistenza ricade in gran parte sui caregiver familiari. Queste figure, spesso coniugi o figli, dedicano in media tra le 7 e le 10 ore al giorno all'assistenza diretta, una dedizione che, seppur amorevole, è una fonte accertata di elevato stress psicofisico e rischio di burn-out.

In questo scenario, il programma del corso "Affiancare con cura" per familiari e assistenti di persone con Alzheimer o altro tipo di demenza, ha iniziato a proporre sin dai suoi primi incontri, temi di psico-educazione e di supporto pratico, rivelandosi uno strumento fondamentale per equipaggiare i familiari con competenze specifiche e, soprattutto, di supporto emotivo.


Con la dott.ssa Francesca Ursini medico neurologa Responsabile dell’Ambulatorio Demenze, Policlinico Universitario Campus Bio-Medico è iniziato il percorso di apprendimento per capire la demenza e affrontarla nella vita di tutti i giorni, analizzando aspetti pratici, emotivi e relazionali.

Un argomento, quest'ultimo, approfondito in particolar modo sotto il profilo delle tecniche di comunicazione, dalla dott.ssa Giovanna Calorio Psicologa Clinica, entrata nel vivo di un tema focale: la relazione di aiuto, quando le parole non bastano più, per comprendere i bisogni profondi della persona con demenza.

Tenuto conto dell'importanza degli argomenti affrontati, partire da alcuni dati chiave per fare un'analisi dell'andamento iniziale di questo corso, ci aiuta a dimostrare una utile correlazione tra la formazione mirata che viene proposta e il miglioramento già percepibile della qualità di vita sia del caregiver che della persona assistita. Considerando che il successo del programma risiede nella sua capacità di raggiungere e mantenere alto l'interesse dei caregiver, che hanno risorse di tempo ed energia limitate, tra i parametri analitici di maggior rilievo per misurare il successo di questa prima parte del corso, poniamo la partecipazione degli iscritti venuti anche da fuori Roma e la loro frequenza che ha registrato un elevato tasso di completamento.

Questo dato è particolarmente significativo, considerando l'alto carico assistenziale quotidiano dei partecipanti, e suggerisce che il contenuto e la flessibilità del programma sono stati percepiti come gestibili e di valore immediato.

Negli spazi didattici lasciati aperti alle domande, favorite anche dalla visione di filmati girati nel vivo delle più svariate situazioni legate all'assistenza di persone fragili e con demenza, i partecipanti hanno dimostrato un alto livello di coinvolgimento, segno di una forte necessità di confronto e condivisione di esperienze pratiche.

Il miglioramento delle competenze pratiche, infatti, è il principale obiettivo, soprattutto per ciò che riguarda l'area di apprendimento della gestione dei disturbi comportamentali, le strategie di comunicazione efficace e il riconoscimento dei segnali di stress, ovvero aree dove maggiormente si evidenzia l'utilità immediata delle tecniche apprese che mirano a ridurre i momenti di crisi e frustrazione quotidiana.

C'è poi da considerare l'impatto emotivo e la soddisfazione del caregiver, perché il valore più profondo di "Affiancare con cura" non risiede solo nell'apprendimento, ma anche nella percezione di un ridotto carico assistenziale e un miglioramento della qualità della vita dei caregiver.

Sotto questo profilo, tra i partecipanti c'è chi ha dichiarato che il programma così come si sta svolgendo, aiuta ad affrontare più efficacemente la cura del loro familiare con una sensazione di riduzione dell'ansia e del carico per aver ascoltato e compreso come poter sostituire il senso di frustrazione e impotenza con un rinnovato senso di competenza e controllo sulla situazione.


Le diverse testimonianze raccolte nel corso delle lezioni hanno avuto un comune denominatore che potremmo sintetizzare così:

“Prima dell'inizio di questo corso mi sentivo isolata e spesso mi arrabbiavo per comportamenti che non capivo. 'Affiancare con cura' mi sta dando strumenti per capire la malattia, non la persona, e per rispondere con calma e affetto."

Possiamo in tal senso affermare che lo svolgimento della prima parte del corso "Affiancare con cura" conferma quanto l'investimento nella formazione dei caregiver, possa essere l'assistenza migliore per la persona affetta da demenza. Un familiare ben sostenuto e formato, non solo riduce il proprio stress e il rischio di burnout, ma migliora anche il benessere complessivo del malato, favorendo la permanenza a domicilio e riducendo il ricorso a servizi di emergenza.

Sostenuti dunque, da questo primo positivo riscontro, diamo appuntamento con rinnovato interesse, ai prossimi incontri previsti dal programma del corso per il calendario 2026!

10/12/2025

Elisabetta Calabrese

 

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Fonte:

* Istituto Superiore di Sanità  ISS -Epicentro https://www.epicentro.iss.it/demenza/2020-2024



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