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Come un campione

Possono gli Internazionali di Tennis ispirare la vita quotidiana?
Come un campione

È il mese di maggio e, come ogni anno, lo sport regala momenti emozionanti e intensi, con l’Italia protagonista. Il tennis, in particolare, si conferma uno degli sport più seguiti, con gli Internazionali d'Italia che accolgono a Roma i migliori giocatori e le migliori giocatrici del mondo. Questi atleti scendono in campo con la consapevolezza del sacrificio che comportano anni di allenamento e preparazione fisica e mentale per affrontare sfide di altissimo livello. La competizione, sana e stimolante, è il motore che spinge ogni atleta a dare il massimo, ma quando si parla di sport al femminile, la forza della lotta per la vittoria acquisisce una valenza ancora più profonda.


In effetti, lo sport ha avuto un ruolo determinante nel processo di emancipazione femminile, contribuendo a scardinare pregiudizi radicati e a dimostrare, in modo evidente, le capacità delle donne. La recente vittoria di Jasmine Paolini, la prima italiana a trionfare agli Internazionali d'Italia negli ultimi 40 anni, rappresenta un segno tangibile di questo progresso, un successo che non solo celebra la sua abilità sportiva, ma simboleggia anche una conquista per tutte le donne nel mondo dello sport.


In questo contesto, le parole di San Josemaría Escrivà ci offrono una riflessione profonda sul significato positivo e costruttivo dello sport, come strumento di crescita non solo fisica, ma anche spirituale. Escrivà ci invita a vedere lo sport come una “ginnastica spirituale”, che, proprio come l’allenamento fisico, richiede impegno costante, fiducia e perseveranza. Per essere persone migliori, dice, dobbiamo allenarci non solo nel corpo ma anche nello spirito.

"Il vero sportivo non lotta per ottenere una sola vittoria al primo tentativo, si prepara, si allena a lungo, con serenità e determinazione, e anche quando non ottiene subito il successo, continua con tenacia, fino a superare l’ostacolo."

Questo insegnamento trova una forte corrispondenza nella vita quotidiana, dove affrontiamo sfide che ci mettono alla prova. La lotta contro le debolezze umane, come la mancanza di amore e generosità, richiede lo stesso spirito di perseveranza di un atleta che, giorno dopo giorno, si impegna a migliorare. Solo chi si dedica con costanza alla "ginnastica spirituale" riuscirà davvero a trasformare la propria vita, raggiungendo una vera e propria rinascita.


Ogni atleta, individualmente o come parte di una squadra, sa quanto sia fondamentale dare il massimo per raggiungere i propri obiettivi, per provare la soddisfazione di un risultato ottenuto con impegno. Questa passione e dedizione non appartengono solo al mondo dello sport, ma si riflettono in tutti gli ambiti della vita, inclusa la fede. In entrambi i casi, il valore della competizione sana, della lotta per superare gli ostacoli e del miglioramento continuo è essenziale. Il mondo dello sport, se vissuto con la giusta attitudine, può insegnarci come affrontare le sfide quotidiane, dando il meglio di noi stessi, con coraggio e con l’allenamento necessario per superare ogni difficoltà.


M. Elisabetta Calabrese

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