Desiderare di avere figli
Tra angoscia e speranza di una Italia che invecchia
Com'è difficile parlare di libertà nel nostro Paese, quando le donne sono ancora condizionate da dover forzatamente scegliere quale strada intraprendere giunte al bivio tra la maternità e la carriera.
Com'è difficile parlare di libertà nel nostro Paese, quando ai giovani si prospettano ancora orizzonti di precarietà occupazionale obnubilando di fatto, la realizzazione di un naturale progetto di vita.
Com'è difficile parlare di libertà quando non si è liberi di desiderare di avere figli, perchè avere figli è diventato un lusso che non ci si può permettere...
Numeri alla mano, sono le statistiche Istat a parlare per voce del Presidente della Fondazione per la Natalità, Gigi de Palo, nell’incontro promosso dalla Fondazione Oikia “Lavoro, natalità e famiglia - dalla parte delle donne” che si è svolto a Roma presso l'Aula Magna di Celimontano. Durante l'incontro moderato da Maria Grazia Ricciardi, ha trovato spazio la partecipazione delle scrittrici Anna Chiara Gambini, moglie di Gigi De Palo e Mariagrazia Melfi, autrice del libro "Clementina Barili: una vita dedicata ai diritti delle donne”. Ed è proprio a partire dalla testimonianza storica della vita di Clementina Barili, una pioniera della lotta per i diritti e la dignità delle donne e delle lavoratrici in particolare, il dibattito si è acceso su uno dei problemi più delicati del nostro Paese - invertire la rotta tra una crescente longevità e una ridotta natalità.
fonte: Fondazione Natalità in collaborazione con Istat
La denatalità è un problema che ci riguarda tutti e, per le donne in particolare, è forse giunto il momento di pensare a un “nuovo femminismo” come ci invita a riflettere Gigi De Palo perché: “siamo tutti convocati alla partita della vita” se vogliamo guardare con serietà al futuro del nostro Paese.
E per alimentare la speranza del futuro che sta angosciosamente spegnendosi nel nostro presente, c'è bisogno di un progetto politico ed economico lungimirante che investa risorse sui giovani, sulle giovani coppie e sulle famiglie con figli, così come stanno già facendo in altri Paesi d'Europa come Francia e Germania, dove attraverso riforme strutturate ad hoc si stanno ottenendo risultati d'inversione di rotta del calo demografico.
Il tempo delle chiacchiere è finito, ora occorre agire e anche in fretta se vogliamo restituire ai nostri giovani il diritto a desiderare di avere dei figli senza porsi il quesito: sono libero di scegliere o sono libero di rinunciare?
Perché se 8 casi su 10 rinunciano alla genitorialità per oggettive difficoltà che non permettono la realizzazione del proprio desiderio di famiglia, ciò significa che si resta senza figli non per scelta.
Le analisi dettagliate riportate nel dossier realizzato dalla Fondazione Natalità in collaborazione con l'ISTAT non sono solo numeri allo specchio, ma numeri che si traducono in realtà preoccupanti per una Italia che nel 2050 avrà più di 300 anziani ogni 100 giovani. Ognuno di noi è dunque chiamato a fare la sua parte perché sia ancora possibile dimostrare che in Italia si può tornare a desiderare di avere figli e con essi avere un futuro non solo perché da grandi contribuiranno a sostenere le nostre pensioni ma perché saranno spina dorsale di un Paese che desidera essere regista del proprio destino.
M. Elisabetta Calabrese